Come Scegliere i Faretti da Interno a Soffitto
Dai materiali alle sorgenti fino alle caratteristiche tecniche: gli aspetti da considerare per non sbagliare
Le tipologie di faretti da interno a soffitto sono tantissime. E, altra buona notizia, possiamo posizionarli dove vogliamo. Al di là della forma che è molto spesso più una questione di gusti e di estetica, vi sono però altri dettagli che è importante conoscere, a partire dai materiali e dalla sorgente. Non sottovalutiamo le caratteristiche tecniche e, soprattutto, la funzione di questa fonte di luce.
Che tipo di luce fa un faretto?
I faretti consentono di indirizzare la luce là dove è necessaria.
Interessante l’esempio in foto, il faretto proietta la luce su un punto preciso del piano di lavoro che altrimenti risulterebbe buio e poco funzionale. Questa tipologia di illuminazione è chiamata luce d’accento.
I faretti consentono di indirizzare la luce là dove è necessaria.
Interessante l’esempio in foto, il faretto proietta la luce su un punto preciso del piano di lavoro che altrimenti risulterebbe buio e poco funzionale. Questa tipologia di illuminazione è chiamata luce d’accento.
La luce d’accento dei faretti ha anche il compito di mettere in risalto dettagli o particolari d’arredo che desideriamo mostrare.
In questo appartamento a Boston, sotto le mensole della cucina sono stati incassati dei faretti da interno a soffitto. Quelli posizionati sotto la mensola più alta hanno il compito di indirizzare la luce sulla seconda così da valorizzare gli oggetti esposti. Mentre gli altri illuminano il piano in modo quasi coreografico, se non ci fossero però renderebbero il top poco pratico.
In questo appartamento a Boston, sotto le mensole della cucina sono stati incassati dei faretti da interno a soffitto. Quelli posizionati sotto la mensola più alta hanno il compito di indirizzare la luce sulla seconda così da valorizzare gli oggetti esposti. Mentre gli altri illuminano il piano in modo quasi coreografico, se non ci fossero però renderebbero il top poco pratico.
Dove possiamo incassarli?
Non c’è limite alla fantasia! Possiamo incassarli su qualsiasi superficie purché vi sia la possibilità di praticare un foro. Via libera a soffitti e controsoffitti, pannelli in legno, mensole, muretti, pareti e anche pavimenti.
Non c’è limite alla fantasia! Possiamo incassarli su qualsiasi superficie purché vi sia la possibilità di praticare un foro. Via libera a soffitti e controsoffitti, pannelli in legno, mensole, muretti, pareti e anche pavimenti.
Faretti con luce a incasso
I faretti a incasso possono essere posizionati in modo che la luce sia più interna (sono sufficienti pochi centimetri, in genere 3-4) rispetto alla lampada. In questo modo la fonte luminosa rimane incassata e l’illuminazione più omogenea.
Nell’immagine un appartamento milanese. L’architetto ha scelto questa soluzione per illuminare il lungo corridoio che dalla zona giorno porta alle camere da letto.
I faretti a incasso possono essere posizionati in modo che la luce sia più interna (sono sufficienti pochi centimetri, in genere 3-4) rispetto alla lampada. In questo modo la fonte luminosa rimane incassata e l’illuminazione più omogenea.
Nell’immagine un appartamento milanese. L’architetto ha scelto questa soluzione per illuminare il lungo corridoio che dalla zona giorno porta alle camere da letto.
Non solo a incasso
I faretti non sono solo a incasso: vi sono anche soluzioni a parete. E non esistono solo tipologie singole, in foto un esempio di faretti multipli.
I faretti non sono solo a incasso: vi sono anche soluzioni a parete. E non esistono solo tipologie singole, in foto un esempio di faretti multipli.
INTEC LIGHT
Sorgente: alogene o a Led
Esistono faretti con lampade alogene o a Led. Le lampadine alogene sono l’evoluzione delle classiche a incandescenza, hanno durata media che va dalle 2 mila alle 5 mila ore e consentono un risparmio di circa il 30%. In genere per i faretti si preferiscono le alogene a 12V.
Le sorgenti a Led, le più utilizzate, sono più performanti, garantiscono massima efficienza luminosa e miglior risparmio di energia (fino all’80%) e hanno una durata media che può arrivare fino a 15 anni.
Esistono faretti con lampade alogene o a Led. Le lampadine alogene sono l’evoluzione delle classiche a incandescenza, hanno durata media che va dalle 2 mila alle 5 mila ore e consentono un risparmio di circa il 30%. In genere per i faretti si preferiscono le alogene a 12V.
Le sorgenti a Led, le più utilizzate, sono più performanti, garantiscono massima efficienza luminosa e miglior risparmio di energia (fino all’80%) e hanno una durata media che può arrivare fino a 15 anni.
Meglio i Led, ma quali caratteristiche hanno?
I faretti a Led sono la soluzione più comune. Prima di scegliere la tipologia più adatta, è bene prestare attenzione ad alcuni fattori: dall’attacco (i più utilizzati sono GU10, GU5.3, E27, G4 e AR111) alla potenza, senza trascurare il colore, l’angolazione, l’indice cromatico e il ciclo di vita del Led.
La potenza si esprime in Watt e l’aumento dei Watt corrisponde in maniera direttamente proporzionale all’aumento dei lumen espressi, con conseguenti variazioni di intensità luminosa. Su ogni confezione sono presenti delle scale di comparazione tra i faretti alogeni e quelli a Led che mettono in evidenza anche i consumi medi anno per anno.
Oggi sono molti diffusi i faretti a Led con luce bianca. I Led, infatti, possono avere luce bianca con una temperatura di colore minore a 3.300 K (gradi Kelvin), luce neutra con una temperatura che oscilla tra i 3.300 e i 5.300 K o luce fredda, se i gradi K superano il valore di 5.300.
La resa cromatica, CRI, studia la capacità che la luce ha di restituire all’ambiente illuminato le giuste tonalità di colore: più la CRI è alta e più il risultato sarà naturale.
Le soluzioni a Led si distinguono tra loro anche per la differente apertura del fascio di luce, ciò implica una diversa angolazione: questo valore si calcola in gradi e in genere è espresso con la lettera “D”. Le angolazioni più comuni per i faretti a Led sono quelle di 24°, 40° e 60°. È importante non dimenticare che l’angolazione del fascio di luce varia anche in base a come viene posizionato il faretto all’interno dell’ambiente e alla sua distanza da terra.
I faretti a Led sono la soluzione più comune. Prima di scegliere la tipologia più adatta, è bene prestare attenzione ad alcuni fattori: dall’attacco (i più utilizzati sono GU10, GU5.3, E27, G4 e AR111) alla potenza, senza trascurare il colore, l’angolazione, l’indice cromatico e il ciclo di vita del Led.
La potenza si esprime in Watt e l’aumento dei Watt corrisponde in maniera direttamente proporzionale all’aumento dei lumen espressi, con conseguenti variazioni di intensità luminosa. Su ogni confezione sono presenti delle scale di comparazione tra i faretti alogeni e quelli a Led che mettono in evidenza anche i consumi medi anno per anno.
Oggi sono molti diffusi i faretti a Led con luce bianca. I Led, infatti, possono avere luce bianca con una temperatura di colore minore a 3.300 K (gradi Kelvin), luce neutra con una temperatura che oscilla tra i 3.300 e i 5.300 K o luce fredda, se i gradi K superano il valore di 5.300.
La resa cromatica, CRI, studia la capacità che la luce ha di restituire all’ambiente illuminato le giuste tonalità di colore: più la CRI è alta e più il risultato sarà naturale.
Le soluzioni a Led si distinguono tra loro anche per la differente apertura del fascio di luce, ciò implica una diversa angolazione: questo valore si calcola in gradi e in genere è espresso con la lettera “D”. Le angolazioni più comuni per i faretti a Led sono quelle di 24°, 40° e 60°. È importante non dimenticare che l’angolazione del fascio di luce varia anche in base a come viene posizionato il faretto all’interno dell’ambiente e alla sua distanza da terra.
Non dimenticare il fattore umidità
Se posizioniamo faretti a Led in bagno, per esempio sopra un vano doccia, o comunque in un ambiente dove utilizziamo di frequente l’acqua o può esserci del vapore, è molto importante che abbiano un grado di protezione adeguato contro l’umidità.
Questo valore, così come accade per altri apparecchi elettrici, è certificato dal codice IP (Ingress Protection) seguito da due numeri: il primo (da 0 a 6) indica il livello di protezione contro l’accesso di corpi solidi, il secondo (da 0 a 9) invece indica il livello di protezione contro l’accesso da sostanze liquide. Per l’installazione di un faretto sopra una doccia è richiesto un valore non inferiore a IP65.
Se posizioniamo faretti a Led in bagno, per esempio sopra un vano doccia, o comunque in un ambiente dove utilizziamo di frequente l’acqua o può esserci del vapore, è molto importante che abbiano un grado di protezione adeguato contro l’umidità.
Questo valore, così come accade per altri apparecchi elettrici, è certificato dal codice IP (Ingress Protection) seguito da due numeri: il primo (da 0 a 6) indica il livello di protezione contro l’accesso di corpi solidi, il secondo (da 0 a 9) invece indica il livello di protezione contro l’accesso da sostanze liquide. Per l’installazione di un faretto sopra una doccia è richiesto un valore non inferiore a IP65.
Fissi o orientabili?
I faretti fissi non permettono di orientare il fascio di luce. Quelli orientabili, invece, chiamati anche direzionabili, possono essere ruotati di 360° lungo l’asse verticale e orizzontale così da indirizzare la luce dove preferisci. Sono dotati di un cono nella parte inferiore che permette il movimento. La tipologia orientabile in genere viene scelta anche per le soluzioni multiple.
I faretti fissi non permettono di orientare il fascio di luce. Quelli orientabili, invece, chiamati anche direzionabili, possono essere ruotati di 360° lungo l’asse verticale e orizzontale così da indirizzare la luce dove preferisci. Sono dotati di un cono nella parte inferiore che permette il movimento. La tipologia orientabile in genere viene scelta anche per le soluzioni multiple.
A proposito dell’estetica
Oltre alle più classiche forme rotonde, vi sono anche quelle quadrate o rettangolari, più moderne, ideali se si vogliono creare delle lame di luce dall’effetto più scenografico.
Oltre alle più classiche forme rotonde, vi sono anche quelle quadrate o rettangolari, più moderne, ideali se si vogliono creare delle lame di luce dall’effetto più scenografico.
Un altro esempio interessante: coppie di faretti incassati creano delle macchie di luce che sembrano evidenziare le diverse zone di questo grande ambiente.
E tu? Quale soluzione preferisci per la tua abitazione? Raccontacelo nei Commenti qui sotto.
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Storia delle Lampadine Efficienti e il Ritorno dell’Incandescenza
Arredare con le Strisce Led
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I faretti hanno una struttura interna che sostiene la lampada e generalmente è realizzata in gesso, in metallo, in acciaio o in un altro materiale purché abbia caratteristiche di termoresistenza così da sopportare il calore della lampada e il peso del faretto.
La flangia (il corpo del faretto) è invece in alluminio anodizzato o acciaio inox e permette di regolare la dispersione termica, mentre il proiettore a incasso, se presente, orienta il fascio di luce.