marinatang

Riscaldamento a pavimento: parquet prefinito o massello?

marina Tang
4 år sedan

Finalmente arrivati alla scelta del pavimento, siamo andati in due negozi per il parquet, ed entrambi hanno sconsigliato il massello in rovere, a causa delle torsioni e delle probabili spaccature che potrebbero crearsi con il pavimento radiante.
In particolare il primo negozio, con una lavorazione del prefinito artigianale, non tratta proprio il massello , a differenza dell’altro rivenditore al quale i prodotti arrivano finiti e pronti per la posa, ma comunque non ci sta indirizzando verso il massello. La plancia massima in massello risulterebbe larga 12 cm, invece con il prefinito ci indirizzeremo verso soluzioni larghe 18 cm! Mia sorella ha massello con pavimento radiante in casa, ma le plance sono larghe 8 cm circa, e il legno non è rovere ! Qualcuno ha consigli ed esperienze in merito?

Kommentarer (6)

  • PRO
    ANNIE CLAIRE ❁ Arredamenti su misura
    4 år sedan

    Buongiorno Marina, dal canto mio ti sconsiglio vivamente il massello per il tuo caso.

    Ma partiamo dall'inizio: per il riscaldamento a pavimento, l'ideale sarebbe un pavimento tipo gres, il quale ha una trasmittanza termica molto superiore al legno, il che significa che per scaldare ti basterà molto meno rispetto a quando hai un pavimento in legno.

    So che il legno ha tutti i suoi pregi sia estetici che di tatto (è molto piacevole camminare a piedi nudi su un pavimento in legno, il quale anche se non riscaldato sembra sempre caldo, perché vivo), però tecnicamente lo sconsiglio per il riscaldamento a pavimento se vogliamo dormire sogni tranquilli.

    Ma non ti abbattere, esistono degli ottimi compromessi: nel caso del rovere o di altri legni, esistono delle plance prefinite con delle basi intrecciate in betulla placcate appunto rovere o altri legni.

    Quindi tu avresti il tuo bel pavimento in rovere su una base in betulla (composta da listelli intrecciati per compensare eventuali movimenti del legno, sì perché il legno si muoverà sempre!).

    La betulla però è un legno molto elastico, quindi attutisce molto bene eventuali movimenti dovuti dalle escursioni termiche provocate dal riscaldamento.

    Sopra il rovere o altri legni, verniciato a piacere, ti darà l'effetto desiderato.


    Nel caso in cui invece volessi optare per il massello, sai che prima o dopo potresti avere delle problematiche: il legno massello, è legno vivo, il quale per umidità, o escursioni termiche, o un massetto non posato alla perfezione, si muoverà, creando delle gobbe o pance e, nella peggiore delle ipotesi, si staccherà letteralmente dal massetto.

    Ho visto e rivisto coi miei occhi, pavimenti in massello con riscaldamento a pavimento, completamente alzati e staccati dal massetto. Per quanto uno possa mettere bene la colla, il massetto, ecc., il legno essendo un materiale vivo, continuerà a muoversi con una forza in grado anche di staccare la colla dal massetto.


    Quindi, considera bene le opzioni sopra, in alternativa ribadisco che c'è sempre il gres come ottima soluzione con prestazioni di trasmittanza termica addirittura di molto superiore al legno.


    Ciao!

  • PRO
    Parwood Ri...Abitare
    4 år sedan

    Spiegazione tecnica più che esauriente e perfetta di Mr Parquet,

    Volendo osare qualcosina, come essenze si potrebbero anche considerare altre essenze abbastanza accettabili su un pavimento radiante, come ad esempio il Teak o il Doussiè Africa ma sempre rispettando quelle max. dimensioni di cui sopra.

    Sui prefiniti invece siamo molto più tranquilli visto che la composizione a strati aiuta ad evitare le eventuali torsioni del legno dovute ai movimenti nel tempo e possiamo anche considerare una scelta rustica nodata.

    E' consigliabile comunque tralasciare prefiniti nelle essenze quali Faggio e Acacia e anche Acero Canadese, anche se in alcuni lavori abbiamo posato l'Acacia in prefinito solo e rigorosamente Made in Italy 100% fabbricato con vincoli tecnici specifici nella composizione degli strati.

  • marina Tang
    Författare
    4 år sedan

    Ringrazio tutti per la precisione e la risposta tecnica riportata!
    In risposta a MR parquet, confermo che la nostra scelta ricadrebbe su un rovere rigato, che sia massello o prefinito!
    Sarebbe pertanto sconsigliato la posa di questa tipologia di legno, in massello, su un pavimento radiante? Il mio timore è che il prefinito sia più “delicato” di un massello, e meno durevole nel tempo.. mi pare anche che molti parquettisti, per velocizzare e semplicizzare il lavoro, considerino direttamente il prefinito.
    Grazie mille a tutti!

  • PRO
    IN LEGNO di Rozzi Emanuele
    4 år sedan

    La scelta rigata del Rovere è la scelta migliore per la posa su massetto riscaldato perché il materiale è più uniforme e compatto (come fibratura interna) e quindi più stabile.

    La scelta del prefinito spesso è più "comoda" sia per la sicurezza di maggior stabilità che offre al parchettista e al rivenditore sia per la maggior praticità di esecuzione del lavoro: col prefinito in 4 giorni si posa un appartamento di media grandezza, il tradizionale "occupa" 8 giorni lavorativi spalmati in un mese.

    A livello "meccanico" il prefinito ha la stessa durezza e durabilità del massello e nel tempo si possono fare lo stesso numero di levigature sia nel prefinito classico che nel massello: un massello da 10 mm. di spessore puoò essere levigato fino a 3 volte perché non si può carteggiare oltre altrimenti si sfina troppo e diventa instabile, il prefinito si carteggia comunque 3 volte e resta comunque stabile perché ha il supporto a reggerlo.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    4 år sedan
    Ändrades senast: 4 år sedan

    Le incollo una definizione dei due parquet, ma le dico che con un radiante cambiano leggermente solo i massi e i collanti...buona scelta...!!!

    PARQUET IN LEGNO MASSELLO ( O TRADIZIONALE)

    I listelli di parquet in legno massello sono costituiti interamente da legno nobile ricavato da un unico blocco con uno spessore che raggiunge i 22 mm, per una lunghezza compresa tra 220 mm e 2000 mm; i supporti di legno nobile possono essere realizzati adottando differenti essenze lignee, ovvero:

    • la betulla, che garantisce maggiore stabilità, tipologia che viene montata sovrapponendo tanti strati, al fine di garantire alte prestazioni meccaniche; le sue caratteristiche sono sinonimo di alta qualità, ma al contempo di prezzo elevato;
    • l'abete e il pioppo sono le essenze più impiegate per le loro caratteristiche di stabilità; essi possono essere montati anche sull'impianto di riscaldamento a pavimento;
    • il frassino e il pino sono, invece, impiegati, per la realizzazione di parquet di tipo economico;
    • mdf o hdf, vengono utilizzati per la realizzazione di supporti a pavimenti in legno laminato, impiegati per la pavimentazione di attività commerciali e capaci di resistere all'usura del calpestio.
    • PARQUET IN LEGNO MASSELLO

    Il lungo e costoso lavoro di finitura del parquet in legno massello è dovuto, non solo alla qualità dell'essenza legnosa impiegata, ma anche al lavoro della messa in posa e della successiva levigatura e verniciatura manuale (almeno 2 mani).

    La messa in posa del parquet tradizionale, solitamente, viene realizzata in non meno di 40 giorni, a differenza della velocità con cui viene realizzato il parquet prefinito. Si procede con l'incollaggio dei listoni al pavimento, oppure si sceglie di posare il parquet con i chiodi su un fondo in travetti. Quest'ultima è la soluzione che viene solitamente scelta quando si è in presenza di listelli molto lunghi, o quando si cerca di ripristinare il massello ormai rovinato e scadente: il risultato sarà quello di un leggero scricchiolìo quando si calpesterà il parquet. In un parquet tradizionale, la prima lamatura viene effettuata almeno entro i 10-15 anni successivi alla posa e solo dopo questo procedimento la successiva verniciatura sarà possibile valutare il colore definitivo e la lucentezza del legno.

    PARQUET PREFINITO

    Il parquet prefinito, invece, possiede solo uno strato superiore di legno nobile, con uno spessore che varia dai 3.0 ai 4.0 mm, il quale viene a sua volta incollato su un supporto di legno povero o in multistrato e conoscerne la qualità e lo spessore, in quest'ultimo caso, è importante al fine di determinare la stabilità e il prezzo. Gli spessori dei supporti variano dai 7 ai 14/15 millimetri, i listelli raggiungono lunghezze da 180 a 220 cm per una larghezza che va da 18 a 20 cm.

    PARQUET PREFINITO

    I vantaggi del parquet prefinito, rispetto a quello in massello, risiedono soprattutto sul costo inferiore della posa e nella maggiore resistenza: queste caratteristiche derivano dal fatto che il parquet prefinito viene trattato industrialmente e verniciato per resistere ai graffi (6-7 mani).

    Il colore e la lucentezza del parquet prefinito sono già visibili anche prima della messa in posa, tranne il caso in cui si impiegano essenze legnose soggette ad un naturale processo di ossidazione a contatto con la luce: solitamente il legno risulterà più scuro.

    La messa in posa del parquet prefinito è molto più semplice e veloce rispetto a quella del parquet tradizionale: infatti, è possibile calpestare e praticare il pavimento in legno già subito dopo 1 o al massimo 3 giorni; essa avviene tramite incollaggio oppure per mezzo della posa flottante, ovvero applicando sul pavimento uno strato di poliuretano espanso da 2 mm, dalle caratteristiche fonoassorbenti e, qualora fosse necessario, anche un tappetino di plastica, strategicamente posizionato per prevenire l'umidità.

    Su questi due strati vengono appoggiati i listoni di parquet, seguendo l'incastro maschiato che va incollato preoccupandosi di ricoprire tutta la superficie. Questa tecnica è ampiamente impiegata quando al di sotto del parquet si vuole tutelare il pregio di un pavimento, o addirittura quando si vuole impiegare e nello stesso tempo conservare temporaneamente il parquet per traslochi futuri.

    Per questa tipologia di parquet, la prima lamatura viene fatta entro un tempo differente rispetto a quello tradizionale e raggiungere, in questo caso, i 20-25 anni.

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